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Storia
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Dolpo Mandala / Tenzin Norbu
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Gli abitanti del Dolpo, secoli fa sono immigrati dalla regione di Ngari, sita nell’ovest del Tibet. Il loro destino culturale, politico e religioso è sempre stato intimamente connesso con la storia del paese delle nevi.
Sino alla fine del XVIII secolo il basso Dolpo si trovava sotto l’amministrazione del vicino principato di Jumla, mentre l’alto Dolpo era retto dal regno di Lo (Mustang). Si trattava in effetti di una dominazione di carattere tributario. Le tasse venivano escusse in loco da amministratori delegati dai sovrani.
Le relazioni religiose, culturali ed economiche con il confinante Tibet, in particolare le città monastiche di Lhasa, Drepung, Sera e Ganden sono perdurate sino agli anni '50.
Del momento dell’unificazione del Nepal nel XIX secolo, si può affermare che il Dolpo divenne tributario e parte del regno del Nepal, oggi sostituito dalla neonata democrazia nepalese, che ha grosse difficoltà a trovare un suo equilibrio politico, dopo 10 anni di guerra civile.
A livello generale, indipendentemente dai periodi storici, il Dolpo ha sempre goduto di una sua autonomia.
Questa situazione è riconducibile alla sua posizione geografica, discosta dai principali passi, che collegano l’Himalaya al Tibet, al Nepal, al Sikkim e al Bhutan.
Il Dolpo non è mai assurto ad entità politica importante. Ha sempre saputo trarre profitto da questa peculiarità sia nell’ambito commerciale: carovane del sale, sia per quel che riguarda la pastorizia: transumanza delle mandrie di yak in Tibet durante l’inverno.
A seguito dell’invasione cinese del Tibet (1950/1960) con conseguente chiusura delle frontiere, questi secolari equilibri sono stati distrutti. I Dolpo-pa hanno dovuto affrontare la seconda parte del XX secolo, riorganizzando tutto il loro assetto sia a livello di pastorizia,
come pure a livello commerciale, spostando queste due attività verso Sud, dando così un’ulteriore prova del loro innato spirito di innovazione e di adattamento, indispensabile per la loro sopravvivenza.
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